Tadeusz Sobolewicz, nato a Poznań il 25/03/2923, fece parte, in qualità di portaordini del comandante della sezione di Tarnów, dell’Unione per la Lotta Armata (ZWZ). Spostatosi successivamente a Czestochowa, qui viene arrestato il 1 Settembre 1941. Dopo un periodo di prigionia a Zawodzie fu deportato ad Auschwitz (registrato con numero di matricola 23053) , Buchenwald, Lipsia, Mülsen, Flossenbürg e Regensburg. La cruda realtà della vita nei Campi di Concentramento, vissuta in prima persona, è una drammatica descrizione della fame, malattie, del terrore, delle comuni torture e delle camere a gas, fucilazioni ed esecuzioni.
Tadeusz Sobolewicz è morto a Cracovia il 29/10/2015.
Il libro, vera testimonianza della lotta per la dignità e la sopravvivenza, racconta la sottile linea tra la vita e la morte su cui, Sobolewicz, si muoveva durante gli anni di internamento.
“Sono sopravvissuto dunque sono�?
Titolo originale: “Wytrzymałem więc jestem�?
(traduzione di Luca Palmarini e Serafina Santoliquido, docenti dell’Università Jagellonica di Cracovia)
Il libro ha ricevuto il primo premio al XXVI concorso nazionale sulle Memorie di Auschwitz, organizzato dal Museo Statale di Auschwitz-Birkenau nel 1985.